La decontribuzione Sud è stata prorogata per tutto il 2023

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La Commissione europea ha approvato, con decisione del 6 dicembre 2022, la richiesta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di autorizzare l’estensione per ulteriori 12 mesi della durata dell’esonero contributivo per sostenere le imprese dell’Italia Meridionale nel contesto della guerra con l’Ucraina, aumentando anche il budget di 5,7 milioni di euro e i massimali per impresa fino a 2 milioni.

L’agevolazione riguardante i rapporti di lavoro dipendente è stata estesa per tutto il 2023, e prevede un esonero contributivo del 30% per i datori di lavoro privati con sede nel Sud Italia.

Lo sgravio per i contratti di lavoro subordinato nelle regioni del meridione, previsto dal DL 104 2020, sarebbe scaduto a dicembre 2022. Mentre la legge di bilancio 2021 aveva già previsto che il beneficio proseguisse fino al 2029, anche se in misura progressivamente decrescente. Dunque, si attendeva solo la decisione dell’Unione europea.

La misura consiste in uno sgravio sui contributi previdenziali per i datori di lavoro privati con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Sono esclusi i premi e contributi INAIL e non è previsto un massimale di sgravio contributivo individuale. Tale disposizione non interessa solo le nuove assunzioni, ma tutti i rapporti in essere nel periodo agevolato. Inoltre, non viene applicata nel settore domestico, finanziario e agricolo